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Roma novembre 2023: Il paradosso dei varchi e ZTL, dove il lavoro non entra ma l’ironia sì

Quando i pendolari si trovano bloccati da regole che ignorano la realtà economica

La comicità involontaria di una politica che penalizza chi lavora per sopravvivere

Roma novembre 2023: Il paradosso dei varchi e ZTL, dove il lavoro non entra ma l’ironia sì

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Cari romani e pendolari, preparatevi ad affrontare un nuovo capitolo dell’ironia romana: i varchi e le ZTL della fascia verde. Sì, proprio quelle misure che dovrebbero garantire un’aria più pulita e un traffico meno caotico, ma che sembrano aver dimenticato qualcosa di fondamentale: il lavoro.

Novembre 2023 porta con sé un regolamento che proibisce l’accesso alle auto Euro4 nelle zone a traffico limitato. Una scelta che, sulla carta, sembra sensata per ridurre l’inquinamento atmosferico. Ma c’è un dettaglio che sembra essere sfuggito alle menti brillanti che hanno ideato questa geniale mossa: tanti pendolari che non vanno al centro per fare shopping di lusso, ma per guadagnarsi i soldi lavorando, sono proprio quelli che non hanno i soldi per comprarsi un’auto nuova.

Immaginatevi la scena: il povero pendolare si sveglia di buon mattino, pronto per affrontare una lunga giornata di lavoro a Roma. Si reca al suo fedele destriero a quattro ruote, che ha fedelmente servito per anni, solo per trovarsi di fronte al cartello di divieto. Il suo prezioso mezzo, che lo ha accompagnato in tante avventure lavorative, è stato condannato all’esilio, come un vecchio eretico destinato a vagare senza meta.

La politica sembra ignorare il fatto che molti pendolari non possono permettersi di acquistare una nuova auto, specie in un periodo economicamente incerto come quello attuale. Ma forse è proprio questa l’idea brillante: spingere i lavoratori al limite, sfidandoli a trovare soluzioni creative per raggiungere il loro posto di lavoro. Forse pensano che si possa trasformare un mezzo di trasporto Euro4 in un razzo spaziale o in un teletrasporto. Chi lo sa?

E così, mentre i pendolari si scervellano per trovare alternative ai loro mezzi di trasporto, la città è in preda al caos. Non ci sono abbastanza mezzi pubblici per accogliere tutti coloro che si sono improvvisamente ritrovati senza macchina. E quale miglior modo per iniziare la giornata lavorativa, se non con una bella dose di stress e frustrazione?

L’ironia di questa situazione è disarmante. Mentre siamo circondati da discorsi su sostenibilità e decarbonizzazione, sembra che si dimentichi che i lavoratori sono il motore stesso di questa città. Sono loro che tengono in piedi l’economia, che producono ricchezza e che pagano le tasse. Ma forse è meglio concentrarsi sulla lattaia che consegna il latte biologico in bicicletta al centro storico, piuttosto che sul muratore che dalla periferia deve raggiungere il centro per guadagnarsi il suo pane quotidiano.

Quindi, cari pendolari romani, armatevi di pazienza e senso dell’umorismo. Continuate a cercare modi creativi per raggiungere il vostro posto di lavoro, magari in sella a un unicorno o su una tavoletta di legno a rotelle. Perché a Roma, la città eterna dell’ironia, tutto è possibile.


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20 Maggio 2023 © web writers g&a ICT

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