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L’incontro con un maestro dell’IT: Lotta contro l’esclusione e lo spreco di conoscenza

Un pioniere dell’IT, testimone dei primi passi di Internet in Italia

La sfida dell’età nell’era della tecnologia: lottare contro l’esclusione e valorizzare l’esperienza

L’incontro con un maestro dell’IT: Lotta contro l’esclusione e lo spreco di conoscenza

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Quando ho incontrato il mio vecchio amico e collega dopo anni di assenza, non avrei mai immaginato quanto la sua storia avrebbe toccato profondamente il mio cuore. A 58 anni, era un professionista dell’IT stimato, un pioniere di internet, uno di quegli individui brillanti che hanno contribuito a plasmare il mondo digitale in cui viviamo oggi. La sua passione per la tecnologia era palpabile, bastava solo parlare con lui per capire l’entusiasmo che lo animava.

Ricordo chiaramente il giorno in cui, nel lontano 30 aprile 1986, si trovava a Pisa come giovane ricercatore del CNR, testimone del primo collegamento del nodo internet in Italia. Era un momento epocale, in cui l’Italia si univa ad altri tre paesi europei nel mondo emergente di Arpanet, l’antenato di Internet. Il suo contributo a quel progetto pionieristico avrebbe avuto un impatto duraturo sull’intera nazione.

La sua abilità nel campo dell’informatica era straordinaria. Bastava un semplice foglio di carta bianco per vederlo creare programmi in perl, C++ e gestire con maestria CSS e script. Era un vero e proprio mago della tecnologia, capace di creare qualcosa dal nulla. Nel corso degli anni, aveva fondato la sua azienda di consulenza, collaborando con grandi e medie imprese, offrendo la sua vasta esperienza e conoscenza.

Ma purtroppo, il panorama professionale stava cambiando rapidamente, e negli ultimi dieci anni aveva assistito a una drastica diminuzione delle opportunità lavorative. Le aziende sembravano preferire giovani talenti "skillati", anche se privi di una vera comprensione della programmazione, ma abili nell’assemblare plugin e ottenere risultati senza un reale controllo. Inoltre, le aziende cercavano spesso professionisti a basso costo, disposti ad accettare compensi modesti.

Il mio amico si sentiva sempre più escluso dal mondo del lavoro. Le sue domande per posizioni nel settore IT ricevevano risposte deludenti, come: "Abbiamo già un amministratore, cosa potrebbe fare lei?" o "Ci scusi, ma può abbreviare il suo CV e ridurre le sue competenze? Per noi è troppo". Queste risposte demoralizzanti stavano lentamente spegnendo la sua fiducia e autostima.

Ho immediatamente proposto di aiutarlo e l’ho invitato a unirsi a noi, conscio del valore che la sua esperienza avrebbe portato alla nostra squadra. Ma ben presto ho capito che non era solo il lato economico a preoccuparlo. La sua vera preoccupazione era il senso di esclusione dal mondo del lavoro e la sensazione che tutte le sue conoscenze ed esperienze fossero state gettate via come un oggetto obsoleto. Condividendo le sue preoccupazioni, ho realizzato che era un vero spreco non sfruttare appieno quella vasta conoscenza ed esperienza accumulata nel corso degli anni.

È vero, dobbiamo dare spazio ai giovani, all’entusiasmo e alle idee innovative che possono portare. Tuttavia, è fondamentale ricordare che senza una base solida di conoscenza ed esperienza, queste idee rischiano di essere destinate al fallimento. La saggezza e la visione di coloro che hanno attraversato i cambiamenti tecnologici precedenti possono fornire una guida preziosa per affrontare le sfide future.

La storia del mio amico è solo una testimonianza di quanto sia importante lottare contro l’esclusione e lo spreco di conoscenza nel settore tecnologico. Dobbiamo riconoscere il valore di coloro che hanno contribuito alla creazione e all’evoluzione del mondo digitale e offrire loro opportunità di continuare a mettere a frutto la loro esperienza.

La tecnologia avanza a un ritmo accelerato, ma non dobbiamo dimenticare che l’umanità è la vera forza trainante dietro ogni innovazione. Con una visione equilibrata che combina l’energia dei giovani talenti con la saggezza degli esperti, possiamo creare un ambiente lavorativo inclusivo e dinamico, in cui ognuno può contribuire con il proprio bagaglio unico di conoscenze e esperienze.

Il mio amico, il pioniere dell’IT che ho incontrato dopo anni, merita di essere riconosciuto e valorizzato. La sua storia è un richiamo a tutti noi per resistere all’esclusione e lavorare insieme per un futuro in cui l’innovazione sia alimentata dalla conoscenza e dalla collaborazione.

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Massimo Grippi


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04 Giugno 2023 © web writers g&a ICT

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