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La vicenda della scala mobile dei salari è un episodio ormai dimenticato della nostra storia economica. Eppure, un tempo, questa curiosa pratica scatenò vere e proprie guerre civili all’interno della sinistra. Oggi, spiegarla ai giovani risulta un’impresa ardua e quasi impossibile.
Quando la "guerra civile" si combatteva nel carrello della spesa
Immaginatevi un mondo in cui i salari venivano automaticamente aggiornati in base a un "paniere" di prodotti e servizi. Sì, avete capito bene, una sorta di carrello della spesa che definiva il valore del lavoro. Ma proviamo a immaginare cosa contenesse questo famoso "paniere" e scopriamo come oggi sarebbe motivo di ilarità.
Quando il futuro era fatto di beni di consumo dimenticati
Se dovessimo svelare al giovane di oggi cosa comprendeva il famoso "paniere", rischieremmo di farlo svenire dal ridere. Oggetti e prodotti ormai dimenticati, sepolti dal tempo e dalle mode, che un tempo erano considerati essenziali nella vita quotidiana. Ma oggi? Beh, siamo circondati da nuovi beni che ci sembrano indispensabili, frutto della modernità e delle nostre abitudini sempre mutevoli.
La scala mobile, tra inflazione e sorrisi nostalgici
In un’epoca in cui l’inflazione sembra essere un nemico costante, la storia della scala mobile dei salari appare come un’ironica curiosità. Mentre oggi combattiamo battaglie economiche ben diverse, possiamo sorridere e riflettere sul passato, riconoscendo che il mondo è cambiato e che certe pratiche ormai appartengono a un’era lontana e quasi surreale.
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Liberamente tratto dal libro (c) "Una storia di eresie e scomuniche" di Antonio Maglie e Marco Zeppieri - edito da Fondazione Bruno Buozzi
20 Luglio 2023 © web writers g&a ICT
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